1975
sirene a Milano
quasi guerriero l'occhio
in questa fermata
ora i passi nel fruscio perpetuo.
Hai la tua sosta a Brera
tra questi caffè in musica
gli occhi sbarrati
è una fiera un mercato
di fine agosto.
Vivere in questi sguardi
di sciagura dove le
fiale incombono come temporali
tamponi intrisi di sangue
stupide credenze.
Loro hanno lacci pronti
da questi muretti, la lotta
è aperta tra lo stupore
di chi passa e conosce
l'occhio di questa fermata.
10/09/90
ode al computer
piccol grigio
quasi variegato
striato in similpelle
il tuo miagolio mi interrompe delizia dei tuoi baci
la tana della talpa in talpa coi talpotti
ripresi a ripescare il solito animale
10/09/90
ad ezio borando
diventa ciò che sei
(Pindaro)
a ridosso delle cose
piccoli segmenti
di un cratere immenso
accampano segnali
inconsueti
esultando ad ogni passo
la tua ombra serena
tra questi pali
ancora ancora una volta
Due geni a confronto
23/09/90
(attorno al torso in legno di S.Gennaro)
imotivo con passi
si tratta di verificare
le profondità delle crepe
presenti naturali;
talvolta -spesse dicono gli addetti-
gli attezzi usati sono inadatti:
punteruoli, leve, sembianze
che rotolano nelle gole
circostanti.
"Nella terra dei cerchi
dove ogni sillaba
acceca la descrizione
dei luoghi
ultima tra le ciotole
collocandone lo spirito
cerimonia".
Ultima tra queste morti poi,
persi il contatto.
12/10/90
per Dante Graziosi
alcuni tracciando solchi brevi e precisi
altri come Icaro corroso adesso senza pece e mani
cantando tra la bruma una riscossa del tempo
ora sai come la terra muove la gioia delle cose
indicando una breccia alla fine del pioppeto
sola al cospetto del nulla di un urto
un dono perpetuo assale e abbatte il sempreverde identica zolla
compiendoti restituendoti
marco lazzarelli
16/10/91
neon
alle grate a cui
sento lo sguardo
si insinua
lo scricchiolio
stabilizzante
di un pomeriggio.
La luce bianchissima
Definisce
reali forme.
Gli oggetti barricati
Sono futili orpelli
di uno sguardo
di passante.
marco lazzarelli
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