Parlano il padre e il fratello

 

Giuseppe Aloise

 

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Testata Gazzetta di Novara

LA SCIAGURA PER L'ALTA VELOCITA' NEI PRESSI DI GRAVELLONA LOMELLINA


Due giovani novaresi rubano un'auto e si schiantano contro un palo: morti

Impossessatisi di una « 127» della Banca del Lavoro si sono diretti verso la vicina Lomellina - Uno era appena uscito dalla questura - Nonostante la giovane età erano già noti da tempo per le loro imprese

Giorgio Altieri e Giuseppe Aloise

NOVARA — Giorgio Altieri e Giuseppe Aloise, i giovani periti nell’incidente.

Ci telefonano da Vigevano:

Quella di domenica sera è stata l’ultima « impresa » per Giorgio Altieri e Giuseppe Aloise, due giovani meridionali trapiantati a Novara più volte alla ribalta della cronaca nera. Hanno perso la vita in un tragico incidente stradale mentre si esibivano in una folle gimkana a bordo di un’auto che avevano rubato poche ore prima.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 21 alla periferia di Gravellona Lomellina, sulla provinciale che porta a Tornaco, all’altezza della curva a gomito posta a meno di un chilometro dal paese, nei pressi del santuario di San Zeno.
L’auto sulla quale viaggiavano, una « Fiat 127 » di proprietà della Banca nazionale del lavoro di Novara (era stata rubata dal garage dell’istituto di credito in corso Cavour), è uscita di strada per l’elevata velocità. Al volante c’era Giuseppe Aloise, 17 anni, nativo di Bari, domiciliato a Novara in via Brofferio 1, al suo fianco si trovava Giorgio Altieri, 20 anni, originario di Lucera (Foggia) pure lui residente a Novara in via Giolitti 10. L’utilitaria, prima di capottarsi in un campo che fiancheggia la provinciale, ha abbattuto un palo in cemento dell’energia elettrica andando a schiantarsi poi contro un platano. L’Altieri è deceduto sul colpo rimanendo incastrato all’interno dell’abitacolo ridotto ad un ammasso di rottami, mentre l’Aloise è spirato a bordo dell’ambulanza che lo stava trasportando all’ospedale di Vigevano. Il più giovane dei due, prima di compiere il furto della « 127 », si era presentato negli uffici della questura di Novara per comprovare la sua presenza in città, così come aveva disposto il giudice che gli aveva concesso la libertà vigilata. Poi, la folle corsa in auto che è costata la vita ad entrambi.I due, sui quali nonostante la giovane età gravava una lunga serie di denunce per reati diversi, erano entrambi sprovvisti della patente di guida che peraltro non avevano mai conseguito.
L’ultima denuncia a carico dell’Altieri e dell’Aloise risale al 3 novembre scorso; nei loro confronti aveva proceduto la questura di Novara per furto e associazione a delinquere.
Due giovani difficili che nonostante gli sforzi di diversa gente — medici, assistenti sociali che erano stati loro vicini per aiutarli — non avevano saputo inserirsi nel tessuto sociale di Novara.
La loro tragica fine ha suscitato commenti diversi in città, dove erano purtroppo divenuti tristemente noti.

 

Manifesto

 

Di getto, la notte che morì Giuseppe, scrissi questa ballata con l'intenzione di musicarla. Cosa che non è stata più fatta. Avevo 21 anni.

 

Chi più t'ha ucciso.

Certo fare a pugni
è più forte del dolore
ma l'acciaio delle sbarre è
forte anche per te

A otto anni già
scuola differenziale per
chi ce l'ha di dentro
l'urlo di libertà

Retorica parlarne
gridare chi t'ha ucciso
cercare per la strada
la tua faccia strafottente

Le botte e la galera
sono solo luoghi comuni
Ne parlano ormai tutti
Ho letto anch'io qualcosa

Retorica pensarti
non dimenticarti
odiare questa vita
chi se ne fa padrone.

E poi lo sanno tutti
cos'è un emarginato
Una buona terapia
è l'impegno di partito.

Compagni non c’è solo
morire in un corteo
Si può crepare bene
anche andando contro un palo

Ma è retorica anche questo
Ci son cose più importanti
potevi pur morire come noi
solo di malinconia

E poi così di botto
tutto in una sera
Un mistero d’atmosfera
neanche i numeri del lotto

La macchina rubata
sulla strada arrampicata
II furto è consumato
Lo spettacolo è finito

L’ultimo furto idiota
l’hai fatto appena dopo
rubandoti la vita
e vendendola poi per poco

Intanto ancora oggi
non so chi più t’ha ucciso
E poi potevi chiederlo
se ti serviva aiuto.